LA MAGGIORANZA IGNORA IL RISULTATO ELETTORALE E IMPONE I COMPONENTI DELL’ORGANO DI CONTROLLO.
MA DETERMINA SPACCATURE TRA I PROPRI ALLEATI : NON TUTTI SONO DISPOSTI A SOSTENERE UN CDA CHE NON VUOLE CONFRONTI E SOPRATTUTTO CONTROLLI
RIASSUNTO DEL PRIMO COMITATO DI INDIRIZZO CON I VARI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO
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è stato presentato un ricorso alla commissione elettorale per presunte irregolarità dell’iter elettorale e dello scrutinio da parte di 6 contribuenti ed alcuni candidati della lista CADUCEO. Avrebbe dovuto essere discusso ( accettato o rigettato ) al primo CDI al fine di legittimare il neo eletto comitato di indirizzo. Il presidente uscente Zucchelli e la sua maggioranza hanno deciso di non procedere alla votazione sull’accoglimento o meno del ricorso (come impone il regolamento dell’Ente) rinviando la valutazione del ricorso al prossimo Comitato di Indirizzo a data da destinarsi. Così un Comitato di Indirizzo che potrebbe non essere neanche legittimato ha eletto il Consiglio di Amministrazione e il Collegio dei Revisori.
Che, altrettanto delegittimati, decadranno se il ricorso verrà accolto.
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Il Collegio dei Revisori (organo di controllo) uscente è costituito da 5 persone : 2 nominate dai Ministeri vigilanti e 3 elette dal precedente Comitato di Indirizzo espressione della maggioranza e della minoranza. Nel primo CDI la maggioranza che fa capo a Zucchelli , pur riconoscendo l’ottimo lavoro e indiscutibile competenza professionale dei tre professionisti, ha votato per la sostituzione dei tre membri con nuovi 3 revisori decisi solo dalla maggioranza. Non vige nessuna legge che imponga la condivisione dei revisori con la minoranza, ma è ciò che accade nella amministrazione di ogni Ente pubblico a tutela della trasparenza e per evitare il palese conflitto di interesse che si verrebbe a creare: il controllare e il controllato devono avere “provenienze” diverse perché la funzione di controllo possa essere esercitata in modo equo ed imparziale. Altrimenti la posizione “super partes” che deve caratterizzare l’organo di controllo ufficiale diventa un proforma e non sostanza
Il dr. Zucchelli e la sua maggioranza, non permettendo la presenza di un revisore dei conti espresso dalla minoranza, ha voluto “blindare” il proprio operato da ogni controllo. Il controllore e il controllato si identificano a danno della trasparenza amministrativa. Una decisione che sottintende sprezzo delle più elementari regole di democrazia e di buon governo, molto preoccupante e allarmante. Questa preoccupazione è stata ribadita con forza anche dal Revisore dei Conti che rappresenta il Ministero vigilante, il quale ha chiesto ufficialmente una modifica dell’attuale regolamento per impedire che la rappresentatività delle diverse forze presenti in Comitato di Indirizzo venga disattesa così che l’organo dei Revisori perderebbe la sua funzione di controllo. Ciò al fine di tutelare la trasparenza della amministrazione. Per impedire, in breve, che chi deve essere legittimamente controllato si scelga da solo chi lo deve controllare. Una dichiarazione ufficiale di disappunto molto forte, da parte del rappresentante ministeriale, a quanto stava accadendo . Ma Il Presidente Zucchelli , interrogato più volte, dai membri della Caduceo, si è rifiutato di fornire le motivazioni di una decisione così estrema e indubbiamente preoccupante. In un discorso piuttosto farraginoso e vago ha solo sottolineato come in questi 5 anni il Collegio dei Revisori che si apprestava a sostituire in blocco, abbia più volte puntualizzato e chiesto spiegazioni su alcune delibere adottate dal CDA che aveva giudicato, evidentemente, non del tutto legittime. Quindi se ne deduce che il Presidente e il CDA sono stati “infastiditi” in questi 5 anni da un Collegio di Revisori che nell’espletamento corretto e professionale delle proprie funzioni di organo di controllo ha chiesto spiegazioni ed ha invitato l’Ente ad assumere alcuni provvedimenti per tutelare l’ONAOSI da possibili comportamenti illegittimi. Questo comportamento palesemente grave che “punisce” un Collegio di Revisori professionale e soprattutto indipendente,che mira chiaramente a non volere ingerenze sul proprio operato ha suscitato molta disapprovazione anche nella stessa maggioranza del dr. Zucchelli, all’interno della quale il rappresentante della CISL medici si è rifiutato di votare un collegio di revisori ed un Consiglio di Amministrazione che non dava voce alla minoranza e ben 7 componenti della maggioranza oltre ai 7 rappresentanti della Caduceo non hanno votato a favore della proposta di Zucchelli che è stata approvata “per il rotto della cuffia” con 16 voti su 30.
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La maggioranza di Zucchelli non ha permesso all’eletto della categoria dei sanitari volontari (appartenente alla lista Caduceo), il dr. Alberto Bertoli di entrare in CDA imponendo, invece, il membro designato dalla Federazione dei Medici, peraltro Presidente della Commissione Elettorale, avverso al quale è stato presentato il ricorso per presunte irregolarità procedurali. Oltre al non rispetto della volontà degli elettori è indiscutibile il conflitto di interesse che si palesa in questa decisione. Il non rispetto della volontà degli elettori vanifica il senso delle elezioni stesse.
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Il Consiglio di Amministrazione eletto si riunirà , per eleggere il Presidente, mercoledi 27 luglio a Roma. Non ci meraviglia affatto la scelta della sede. Abbiamo sempre sostenuto che il vero intento è spostare l’amministrazione da Perugia a Roma. La realizzazione di questo piano avverrà lentamente , cominciando a far riunire il CDA a Roma con la motivazione ufficiale che è una sede più facile da raggiungere per i componenti del CDA e d’ora in poi anche del Collegio Sindacale , visto che saranno tutti non umbri. Ci auguriamo , con forza, che quelle Istituzioni politiche locali che hanno dato credito ed appoggio al dr. Zucchelli e alla sua maggioranza, ma che sono state elette dagli umbri per tutelare l’Umbria , vigilino, ora, attentamente per scongiurare il reale pericolo che Perugia e l’Umbria si vedano “soffiare” sotto il naso una Istituzione importante come l’ONAOSI.