Piaceri sconosciuti, il nuovo romanzo di Giovanni Falsetti, narra le avventure di Davide Sarfatti, un giovane inquieto, rimasto da poco orfano di suo padre, un medico che ha perso la sua battaglia contro la malattia. Davide entra allora nella spirale di una crisi esistenziale e d’identità, che lo porta a rifiutare il conformismo di una società, quella dell’Italia del nostro tempo, arenata nelle secche dei rituali volgari del consumismo e dell’ostentazione di immagini sociali fasulle, in nome della sua vocazione letteraria e libertaria.
Questa è la storia della sua giovinezza e di quella di molti altri ragazzi nell’Italia contemporanea. La storia delle avventure di una comitiva eterogenea di giovani sradicati che decidono di rompere gli ormeggi di un mondo asfittico, insensato e totalmente ripiegato sui propri falsi valori, e uscire nel mare aperto e senza confini alla ricerca di una felicità sconosciuta e di un barlume di senso.
La scrittura di Falsetti ci porta con un ritmo narrativo veloce, spezzato, brillante dentro le scorribande di un pugno di magnifici pazzi, tra le angustie di una provincia bacchettona e ostile ed i meandri infiniti della metropoli, tra le meraviglie della natura selvaggia e i labirinti di cemento e acciaio della città. Davide e i suoi amici si muovono come nomadi inquieti tra ambienti borghesi e periferie proletarie, sfrecciano come meteore attraverso viaggi, esperienze lisergiche, occultismo, spiritualità, iniziazioni erotiche, conflitti di classe e divergenze politiche. Le loro esperienze frenetiche e sempre nuove sono i quadri vividi di un affresco globale della società. La loro vita arde e si consuma tra il desiderio utopico di una libertà autentica e la sua perdita per mano dell’eroina.
I mille volti dei protagonisti e le loro insicurezze si specchiano in quelle della società in cui vivono e l’autore ci accompagna nella
metamorfosi di Davide descrivendo la spregiudicatezza e la profondità d’animo di un ragazzo combattuto tra speranze e disillusioni, realtà e immaginazione. Sullo sfondo di una società e di un’economia in crisi, dove la fine delle ideologie ha portato con sé il deserto del vuoto di senso, Davide Sarfatti pagherà il proprio rifiuto degli schemi borghesi avvitandosi in un vortice di autodistruzione per essere infine redento dall’amore di una donna.
Una storia forte di passione e razionalità, orgoglio e umiliazione, caduta e redenzione, narrata alternando un realismo penetrante ad un estro visionario e sulfureo.