Il neo Presidente dell’ONAOSI, Serafino Zucchelli, nel corso della conferenza stampa del 26 maggio ha dichiarato di voler disegnare per l’Ente un “domani moderno, funzionale al passo con i tempi” con uno sguardo rivolto non solo agli orfani dei sanitari ma anche alle “nuove fragilità” emergenti fra i sanitari stessi, razionalizzando le risorse dell’Ente attraverso tagli alle spese nei diversi settori con “piena trasparenza e confronto su ogni dettaglio con le presunte minoranze” .
Obiettivi che necessariamente passano attraverso un rilancio di immagine dell’ONAOSI presso i contribuenti che “devono conoscere a fondo non solo cosa danno, ma soprattutto cosa possono ricevere in caso di necessità”.
La Lista “Caduceo” che rappresenta gli ex assistiti ONAOSI, presente nel Comitato di Indirizzo con 4 sanitari eletti, concordando con il programma esposto dal Presidente su molti punti, ed in particolare sulla necessità di razionalizzare le risorse anche attraverso una riduzione delle attuali spese nei vari settori, si dichiara sorpresa e preoccupata da notizie più dettagliate, ma riportate, in verità, solo da due testate giornalistiche che individuano, nelle parole del Presidente la volontà di porre in atto tale strategia attraverso l’accorpamento dei due collegi di Perugia (il femminile in via della Cupa e il maschile in via Antinori).
Una decisione “storica” come questa, che modificherebbe il valore ed il significato dell’assistenza che da sempre l’ONAOSI eroga agli orfani dei sanitari non solo come sostegno economico ma anche e soprattutto come sostegno morale, educativo e formativo (sancito statutariamente dall’art. 2) non può che passare attraverso una ponderata valutazione ed approvazione da parte del Comitato di Indirizzo , Organo Amministrativo che “elabora e fissa le linee programmatiche e gli indirizzi della Fondazione”. E il Comitato di Indirizzo, che si è insediato il 14 maggio, non ha ancora affrontato tale problematica.
Di contro, il neo presidente ha mostrato, da subito, palese volontà a instaurare un dialogo democratico con le minoranze perché le decisioni finali siano frutto di condivisione e rispetto di punti di vista differenti.
Pertanto riteniamo ed auspichiamo che la strategia di accorpamento dei Collegi sia solo frutto di deduzioni giornalistiche e non di dichiarazioni palesi che non trovano riscontro nel dialogo collaborativo e propositivo “in fieri” tra la Caduceo e l’attuale presidenza.